La vaccinazione anti-pneumococcica risulta associata ad un minor rischio di tampone positivo

LA VACCINAZIONE ANTI-PNEUMOCOCCICA RISULTA ASSOCIATA AD UN MINOR RISCHIO DI TAMPONE POSITIVO

Lo studio “The Association between Influenza and Pneumococcal Vaccinations and SARS-Cov-2 Infection: Data from the EPICOVID19 Web-Based Survey” ha evidenziato che gli intervistati che avevano ricevuto una vaccinazione anti-pneumococcica nell’anno precedente l’indagine hanno avuto una probabilità inferiore di avere un test SARS-CoV-2 positivo rispetto ai non vaccinati. 

In particolare, lo studio ha rilevato che la vaccinazione anti-pneumococcica era associata ad una probabilità inferiore del 39% e del 44% di avere un risultato positivo al test rispettivamente nei soggetti di età inferiore a 65 anni e in coloro di età superiore. 

Nel caso della vaccinazione antinfluenzale, la riduzione del rischio si è osservata solo nei partecipanti con età inferiore ai 65 anni (15%), mentre tra i partecipanti più anziani non è risultata alcuna associazione significativa tra la vaccinazione antinfluenzale e la positività al test. 

Sebbene questi risultati debbano essere confermati da studi futuri, essi supportano la necessità di mettere in atto programmi di salute pubblica volti a potenziare la campagna vaccinale nella prossima stagione autunno-inverno. 

Particolare attenzione dovrebbe essere rivolta alle categorie di individui più vulnerabili che sono a maggior rischio di una prognosi negativa della malattia.